Progetti

Villa bifamiliare

Il giardino di una villa bifamigliare viene condiviso mantenendo così la sua ampiezza. Pochi elementi vegetali addolciscono appena il rigore delle linee moderne dell’edificio mantenendo un aspetto ordinato e rigoroso. Una lunga aiuola di graminacee crea una leggera cortina di separazione con la zona relax dove trovano spazio oltre a comodi arredi, un’amaca ed una panchina per sostare all’ombra.   https://youtu.be/W8xiZ0wtI98

Cortile a Trieste

Il progetto nasce dalla volontà della padrona di casa di cambiare aspetto all’area verde antistante l’abitazione pur mantenendo i numerosi elementi che già la caratterizzano. E’ stato inoltre richiesta la creazione di un piccolo orto.
Si utilizza l’inserimento di elementi circolati per contrastare la geometria del cortile: il prato viene ridefinito in forma circolare e attorno ad esso si sviluppano due differenti aree, l’orto da un lato e una grande aiuola che collega gli alberi esistenti dall’altro. A completamento del disegno un’aiuola circolare di piccole dimensioni ospita un alberello a fioritura estiva.
La tipologia di piante esistenti suggerisce di completare l’assortimento vegetale con specie mediterranee a portamento cespuglioso che abbiano fioriture scalari nel corso dell’estate e che si possano tenere potate all’altezza desiderata.
Sullo sfondo alcuni cespugli da bacca serviranno a portare una nota di colore nei mesi invernali.
L’accessibilità all’area e la sua integrazione nel cortile migliorerebbero notevolmente inserendo nel muretto che contorna il prato due scalini che aprano anche visivamente lo spazio rialzato.

 

Ai piedi del Carso

Per inserire nel paesaggio questo giardino che si apre sulle colline del Carso si sono privilegiate le specie autoctone quali l’acero campestre, il frassino orniello, scotani, cornus, noccioli e viburni. Per i vialetti si utilizzeranno le molte pietre raccolte nel grande prato come per secoli è stato fatto in queste zone.
Una bordura curvilinea fungerà da leggero schermo nei confronti degli appezzamenti vicini: cespugli ed arbusti sottolineeranno i cambiamenti stagionali attraverso le molteplici colorazioni del fogliame e le fioriture e mentre erbacee perenni con fioriture bianco, blu e viola quali Verbena bonariensis, Scabiosa japonica, Echinacea purpurea, Acanthus mollis, Stachys lanata e Veronica spicata daranno colore in estate. Tre alberi a rapida crescita serviranno ad ombreggiare l’edificio sul lato Sud.
Nell’area di accesso alla casa, a Nord, destinata al transito ma che si vuole esteticamente attraente durante tutto l’anno, prevarranno specie sempreverdi o con bacche decorative e a fioritura invernale o precoce, belle a vedersi anche quando il resto del giardino è a riposo.
La zona Ovest avrà un’impronta più mediterranea grazie alle ampie onde fiorite che lambiranno i tronchi di alcuni ulivi ricevuti in dono dai proprietari. Mentre il lato est che si apre sul grande prato ospiterà alcuni alberi da frutto ed un piccolo orto.

 

La villetta a schiera

Un micro giardino antistante la casa facile da gestire e decorativo in tutte le stagioni dell’anno dominato dal particolare colore violetto della pergola e degli arredi, ombreggiati da un glicine che ne richiama il colore con la sua fioritura.
Riparato dagli sguardi dei passanti da un falso gelsomino e dall’unico albero del giardino, un ligustro, che fa da contrappunto alla pergola con le sue bacche blu violacee che per tutto l’inverno spiccano sul fogliame spesso imbiancato di brina. Sotto di esso fioriture bianche e rosate di idrangee, camelie, azalee e vinche rischiarano l’ombra in cui si cela la piccola vasca della tartaruga dei bimbi di casa. Anche i cespugli sempreverdi di Lonicera e la Callicarpa, che delimitano il confine con il giardino accanto, hanno fioriture e bacche in tinta con la pergola.
Cespugli di aromatiche proprio davanti alla finestra della cucina regalano il piacere di raccogliere qualche foglia profumata per la tavola.

 

La cantina

Nello splendido panorama delle colline del Collio la sistemazione del verde all’ingresso della cantina si fonde con l’ambiente circostante utilizzando il filare come schema d’impianto: rose rampicanti ed a cespuglio disposte in filari delimitano gli spazi, bulbi a fioritura
primaverile come Galanthus e Muscari e a fioritura autunnale come Stembergia, Colchicum e Crocus come lunghi nastri colorati caratterizzano il prato antistante il porticato della cantina con vivaci note di colore.
Un filare di alberi da frutto orna il viale di accesso alla cantina con le sue leggiadre fioriture in primavera e sottolinea la vocazione produttiva del sito con i suoi frutti a fine estate.
Una grande aiuola proprio accanto all’accesso alla sala degustazioni accoglie i visitatori con alte graminacee che vibrano ad ogni alito di vento e con le fioriture sui toni del bianco ed azzurro della gaura, della perowskia, dei rosmarini e delle lavande.

 

 

Il ristorante

Più che un giardino una stanza all’aperto dove sostare dopo cena: è progettato per animarsi con il buio questo spazio dominato da una grande vasca e da una parete d’acqua scenograficamente illuminate, così come richiesto dal committente.
Le dimensioni contenute ne fanno un ambiente raccolto ma ricco di spunti per coinvolgere i diversi sensi: lo scorrere dell’acqua ed il frusciare dei bambù, i riflessi delle luci sull’acqua e le fioriture bianche che sembrano brillare nel buio, la fragranza dei fiori nelle calde notti estive.
Allontanandosi dall’animata terrazza del ristorante gli ospiti scendono tramite una breve scala in legno sulla pedana a bordo vasca per osservare i giochi d’acqua della fontana e goderne la frescura, sostando placidamente sulle piccole sedute.